23 aprile 2009

YASH CHOPRA




Produttore e regista divenuto ormai un’istituzione, fondatore della Yash Raj, la prima casa di produzione in India, organizzatore e supervisore che può vantare una carriera di oltre 50 anni. Un biglietto da visita che ha in sé dell’incredibile. Se aggiungiamo che ha assistito ad ogni passo suo figlio Aditya nella realizzazione del più grande blockbuster della storia del cinema, Dilwale Dulhania Le Jayenge, le cose si complicano ancora di più.
 
Al di là di ogni merito o critica, Yash Chopra è principalmente un grande personaggio. Nel corso di una carriera stabile e longeva ha introdotto nuovi canoni mettendo in comunicazione l’India con l’occidente e riuscendo a fondere il tradizionalismo più retorico con il sogno, la dinamicità e l’immaginazione. Da subito risulta ben chiaro che a Yash non piacciono le mezze misure: tutto viene portato agli estremi. Il suo modo di fare cinema può piacere o meno ma non si può non riconoscere che i suoi prodotti   siano dei sempreverdi, o, come vuole il motto della casa di produzione, Films Forever. 
 
Dopo essere stato per alcuni anni aiuto-regista a fianco del fratello Baldev Raj, Yash inizia la sua carriera girando il primo film,  Dhool Ka Phool, nel 1959.    Qualche anno dopo vede materializzarsi il sogno di una sua casa di produzione, inaugurata con l’uscita di Daag, con Sharmila Tagore, Rakhee Gulzar e Rajesh Khanna, seguito poi nel 1975 dal famosissimo film d’azione Deewaar, interpretato da un indimenticabile Amitabh Bachachan.   La Yash Raj, incentrata sulla sua personalità tuttofare e potenziata da altri giovani talenti, inizia ad imporsi in maniera definitiva  grazie ad alcuni grandi successi commerciali, e diventa rapidamente l’azienda di punta nel panorama di Mumbai.
 

MULTI-STARRER MOVIES
 
Da subito Yash Chopra dimostra di non sapersi accontentare nemmeno nella scelta del cast    (perché selezionare un solo protagonista quando se ne possono avere per lo meno quattro?), ed ecco che con lui nascono i cosiddetti multi-starrer movies, cioè film in cui anche cinque-sei attori famosissimi vengono scritturati per lo stesso titolo in ruoli diversi ma, spesso, ugualmente importanti. Il primo della lista è stato Waqt, girato nel 1965, ma uno dei più celebri è forse il triste Kabhi Kabhie, dramma familiare che coinvolge due generazioni e scomoda una quantità notevole di attori d’eccellenza: Amitabh Bachchan, Rakhee Gulzar, Shashi Kapoor, Neetu Singh e Rishi Kapoor.


PAESAGGI DA SOGNO E DIE HARD ROMANCE

Nei film di Yash c’è sempre di tutto: brani musicali curati, sentimenti estremi, trame che si intrecciano e si strecciano continuamente, dramma, melodramma, giochi di citazioni, sogni, bellezza e romance.
La natura assume un ruolo importantissimo nella rappresentazione dei brani musicali, dalle cime innevate della Svizzera in Daar e Chandni, ai campi di tulipani di    Silsila, dagli incantati   tramonti rajastani di Lamhe, ai prati in fiore di Veer Zaara. Saree trasparenti accarezzati dal vento, languidi sguardi e indimenticabili abbracci: la celebrazione del romanticismo più puro è un principio intoccabile. 
Quando per motivi politici in Kashmir divenne difficile poter effettuare le riprese, Yash Chopra pensò di trasferirsi in Svizzera con tutto il suo team: il paesaggio alpino ricordava l’Himalaya, e i prati in fiore, le baite e i ruscelli creavano una cornice ideale per sequenze oniriche e love songs. Il sogno ad occhi aperti di Rishi Kapoor in Chandni, in cui immagina Sridevi ballare a piedi nudi sull'erba, ha scatenato un vero fenomeno di costume: da quel momento in poi tornare e ri-tornare in Svizzera fu inevitabile. Chi non conosce il cinema indiano difficilmente potrà capire come una sequenza di pochi minuti riesca ad imporsi in maniera indelebile nel cuore della gente; per valutare l’entità del fenomeno basti pensare che il lago inquadrato nelle scene oggi è stato ribattezzato Yash Chopra Lake, ed è diventato un'importante meta turistica per famiglie indiane in viaggio in Europa. Quando nel 2007, durante la presentazione dei Filmfare Awards, ben sedici anni dopo l'uscita del film, Sridevi tornò ad indossare l’abito bianco luccicante di Chandni, quasi nessuno la notte riuscì a chiudere occhio, e il mattino seguente i giornali non parlarono d’altro. 
Ma in realtà la Svizzera era stata già notata da qualcun altro prima di Chopra. Raj Kapoor l’aveva scelta insieme alla Francia e all’Italia (sì, ci siamo anche noi...) per girare le riprese del suo ambizioso film Sangam nel 1964. Anticipatore fino ai limiti della preveggenza e sempre pronto a sperimentare, Kapoor è stato   per tutti fonte d’ispirazione. Impossibile non ritrovare un pizzico di Raj Kapoor anche nelle visioni celestiali contenute nei classici di Yash.
 
Per il suo contributo allo sviluppo del turismo indiano nell’overland bernese, Yash Chopra ha addirittura ricevuto la cittadinanza onoraria; immortalata in scene di sublime bellezza, la Svizzera rappresenta il paradiso ideale e la natura perfetta, un’oasi di silenzio e colore che tutti gli indiani sognano, almeno una volta nella vita, di visitare.

COME CREARE PERSONAGGI MEMORABILI

Con Deewaar e Kaala Patthar Yash Chopra regala ad Amitabh Bachchan due film che definiranno per sempre uno dei suoi personaggi più famosi: Vijay, l’uomo inquieto e coraggioso, più tardi riconosciuto e celebrato con il titolo di “angry young man”. La superba presenza di Bachchan ha sicuramente garantito ai due titoli una riuscita impeccabile, ma il merito di Yash è stato saper individuare ciò che serve all’attore per dare libero sfogo al proprio talento, esplorando a fondo le sue potenzialità, sorprendendo il pubblico e... perché no? scatenando una nuova moda. 
Il regista ha saputo riconoscere in anticipo i talenti destinati a diventare future star,  valorizzando al massimo le doti artistiche ed estetiche dei suoi attori. Sridevi è divenuta grazie a Chandni e a Lamhe un autentico sex symbol, e Shahrukh Khan ha ottenuto molti dei suoi più grandi successi lavorando per la Yash Raj.
 
Rekha in Silsila  ha avuto per le mani un personaggio formidabile che ha fissato in lei l’immagine dell’amante per eccellenza, la donna misteriosa e conturbante, bella come una statua  ma irrimediabilmente sfortunata. Il film negli anni ’80 ripropose sul grande schermo il chiacchierato love triangle Jaya-Amitabh-Rekha, i primi due marito e moglie nel film e nella vita reale, la terza  avvenente da far paura, seria minaccia per la stabilità della coppia. Creando uno strano contrasto finzione-gossip-presunta realtà, Silsila ha spiazzato e incuriosito intere folle di spettatori, lasciando loro addosso più di un dubbio su quali siano stati veramente i limiti del film. Dove si ferma la realtà, dove inizia la finzione?

TIRANDO LE SOMME…

I film di Yash Chopra possono essere pesanti, ripetitivi, prevedibili, ridondanti, noiosi, ma la verità è che non si  può fare a meno di conoscerli perché tutto ciò che ritroviamo oggi nel cinema indiano deriva  un po’ anche dal lavoro di Yash. Da sottolineare che l’affermato  regista   Karan Johar si è ispirato alle pellicole di Chopra  per la loro classicità,   completezza e perfezione estetica, riadattando la formula del multi-starrer movie ad una nuova sensibilità moderna.

Il regista è scomparso all'improvviso il 21 ottobre 2012 dopo aver contratto l'infezione dengue,  pochi giorni prima dell'uscita nelle sale del suo ultimo lavoro Jab Tak Hai Jaan.
Tra i miei preferiti: Deewaar, Darr, Chandni, Dil to Pagal Hai, Kaala Patthar, Silsila, Lamhe, Kabhie Kabhie.
Tra i dimenticabili: Daag, Parampara, Joshila.

Qualche brutta abitudine di Yash Chopra:
- Forzare più del necessario alcune scene (gran parte del processo di Veer Zaara ne è un esempio calzante) così come alcuni colpi di sonno improvvisi o dialoghi che scivolano nel patetico (vedi i drammoni sul genere di Daag).
- Affiancare ad alcuni bei titoli    la consueta tagline:   una frase  in inglese semplice e vaga, che  appesantisce e risulta una parentesi esplicativa non necessaria. Alcuni esempi: Daag - poem of love; Darr – violent love story; Veer Zaara – a love legend; Kabhi Kabhie – love is life; Lamhe – moments of passion, ecstasy and love; Silsila – love is faith and faith is forever; Dil to Pagal Hai – someone, somewhere is made for you.


Lista completa dei film da lui girati o prodotti: clicca qui.
Visita il SITO UFFICIALE della casa di produzione Yash Raj per curiosare fra titoli, trailers e gallerie fotografiche.